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Profili di Pay: Conversazione Break the Bias con Aarti

Scopri come Aarti Priya, Team Manager di Attivazione venditori PMI, si impegna per porre fine ai pregiudizi per la Giornata internazionale della donna.

Amazon è conosciuta come una delle aziende più attente al cliente, ma sotto sotto ciò che conta per noi sono semplicemente le persone. Vogliamo svelare un po’ di mistero e farti conoscere meglio coloro che rendono Amazon così eccezionale.

Marzo è il mese della donna. Quest’anno, il tema della Giornata internazionale della donna è “Break the Bias”, ovvero “diamo un taglio ai pregiudizi”. In onore di questo tema così importante, questo mese abbiamo parlato con Aarti Priya, Team manager di Attivazione venditori PMI ad Amazon Pay. Cresciuta in India e poi trasferitasi in Lussemburgo, Aarti ha potuto vedere coi propri occhi il persistere della disparità di genere nelle diverse culture nel mondo. Questo l’ha resa una sostenitrice della parità di genere in tutti gli aspetti della vita, più di recente anche sul posto di lavoro, attraverso una battaglia per eliminare i pregiudizi consci e inconsci. Aarti ci ha parlato dell’importanza di dare risalto alle donne in tutti i campi, ispirare ed emancipare le generazioni più giovani, e porre l’accento su tutto ciò che si può ancora fare al riguardo. Continua a leggere per scoprire come le esperienze e le figure ispiratrici di Aarti hanno contribuito a dare forma alla sua battaglia per la parità di genere.

Name: Aarti Priya

Title: Team manager, Attivazione venditori PMI, Amazon Pay

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Raccontaci qualcosa su di te. Sono nata e cresciuta in India; dopo gli studi di ingegneria informatica, ho lavorato alcuni anni in India e poi mi sono trasferita in Lussemburgo nel 2008. I primi anni qui sono stati piuttosto difficili. Non è stato semplice adattarsi, soprattutto per via del clima, ma ogni anno che passa sono sempre più innamorata di questo piccolo Paese. Mi piace qualsiasi attività o sport all’aperto, ma gioco regolarmente solo a cricket.

Sono una grande sostenitrice e fautrice della parità di genere in tutti gli aspetti della quotidianità, perché fin da bambina ho potuto vedere con i miei occhi le disparità all’interno della società. Stranamente però, ero totalmente ignara della disuguaglianza di genere negli ambiti lavorativi. Paradossalmente, è stato proprio un collega a farmi notare questa cosa. Ho continuato a negare finché non mi ha presentato alcune statistiche ufficiali al riguardo. Gli sarò grata per sempre per avermi offerto questa prospettiva sull’argomento.

Il tema della Giornata internazionale della donna del 2022 è #BreakTheBias, ovvero “dare un taglio ai pregiudizi”. Cosa significa per te?

Per me, la Giornata internazionale della donna è un’occasione per riaffermare i traguardi raggiunti dalle donne in diversi campi, così da ispirare altre donne e giovani ragazze. È un’ottima opportunità per mettere in mostra il potenziale delle donne e l’impatto che esercitano a livello globale. Inoltre, è anche arrivato il momento di riconoscere quelle donne che non sono così fortunate, quelle che hanno difficoltà a essere incluse, che ricevono compensi inferiori, che sono oggetto di discriminazioni, senza dimenticare quelle donne a cui è stata negata una promozione invece dovuta oppure non è stato offerto un ruolo nella dirigenza. La disuguaglianza di genere è un problema che persiste tuttora, non solo nei luoghi di lavoro ma anche tra le mura domestiche. Siamo nel 2022 e ne abbiamo fatta di strada. Tuttavia, c’è ancora un divario piuttosto ampio e finché non verrà colmato, la Giornata internazionale della donna continuerà ad avere un ruolo fondamentale.

Il tema di quest’anno, #BreakTheBias, affronta una delle cause principali di disuguaglianza, stereotipi e pregiudizi consci e inconsci. Se riusciamo a sconfiggere questi pregiudizi partendo dall’ambito familiare e abbracciando i luoghi di lavoro, le comunità e l’intera società, allora avremo aperto la strada alla parità in tutti gli ambiti, non solo a quella di genere.

Qual è stato il consiglio professionale migliore che tu abbia mai ricevuto?

Il consiglio migliore che io abbia ricevuto, valido in ambito professionale e in qualsiasi altra situazione, è: fai un passo alla volta, giorno dopo giorno, sii costante e non smettere di metterti in risalto. I traguardi e gli obiettivi possono sembrare così difficili da raggiungere, specialmente considerando gli ostacoli che possono presentarsi, ma questo principio ispiratore mi ha sempre aiutato a destreggiarmi in qualsiasi situazione.

Se potessi uscire a cena con tre donne che per te rappresentano una fonte d’ispirazione, chi sceglieresti e perché?

Sono stata un’appassionata di sport e atletica fin da bambina, quindi i personaggi sportivi sono una grande fonte d’ispirazione per me. La mia prima scelta cadrebbe su Serena Williams, che non solo ha battuto numerosi record nel tennis, ma ha anche sconfitto tanti pregiudizi legati al genere femminile.

La seconda persona è Sheryl Sandberg, COO di Facebook. Ha avuto un impatto molto importante nella mia vita: ha compreso l’esistenza della disparità di genere, oltre a riconoscere come noi donne possiamo affrontare questo problema grazie alla nostra perseveranza. Il suo libro, intitolato Lean In, è stato uno dei primi libri che mi ha aperto gli occhi su come le donne possono essere portate a tirarsi indietro a causa delle pressioni o dei condizionamenti sociali. Questa lettura mi ha anche offerto alcuni spunti interessanti per superare questi ostacoli.

Infine, ma non meno importante e consapevole del rischio di sembrare scontata, la terza persona che sceglierei è mia madre. È la prima donna a cui mi sono ispirata e continuo a farlo grazie all’incredibile perseveranza che dimostra in tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare nella vita privata e professionale. Quindi sì, vorrei uscire a cena con lei e le altre due figure femminili fonti di grande forza e ispirazione che ho citato prima.

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Di quale traguardo ti senti più orgogliosa?

La maggior parte di noi deve destreggiarsi tra gli obiettivi personali e professionali e, idealmente, vorrebbe mantenere un equilibrio perfetto. Ma sappiamo che non è sempre possibile. Sono molto fiera dell’anno in cui sono riuscita a raggiungere tre traguardi fondamentali della mia vita. Ho conseguito un Executive MBA frequentando lezioni serali, ho imparato una nuova lingua seguendo un corso tre volte alla settimana al mattino presto, e ho dato alla luce il mio secondo figlio. Sono riuscita a raggiungere questi obiettivi mentre ero incinta e impegnata in un lavoro a tempo pieno. Vorrei comunque dire che tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il supporto di mio marito e senza la creazione di un ecosistema di supporto esterno al nostro nucleo familiare. Questo meccanismo, che si basa sul supporto fornito da tre donne, rappresenta un perfetto esempio di donne che si sostengono a vicenda e aggiungono valore all’economia, anche se si è trattato di attività a pagamento. Se da una parte riconosco di essere stata molto fortunata ad avere questa opportunità, dall’altra ho comunque dovuto rimboccarmi le maniche per riuscire a organizzare tutte le attività e far sì che l’ecosistema di supporto funzionasse all’unisono. È stato un anno che mi ha messo davvero alla prova, ma allo stesso tempo mi ha aiutato a scoprire il mio vero potenziale.

Quanto ritieni importante che le donne si sostengano a vicenda? E che significato ha per te?

Chi meglio di una donna può comprendere e immedesimarsi nelle difficoltà e negli ostacoli che le altre donne devono affrontare? Per noi è ovviamente importante che anche gli uomini siano degli alleati nel nostro percorso verso la nostra emancipazione. Tuttavia, prima e più di ogni altra cosa, è necessario che le donne si sostengano a vicenda e che diventino un modello da seguire in questo senso.

È risaputo che le donne possano affrontare aspetti dell’ambiente lavorativo in modo diverso da quello maschile. Mi riferisco, ad esempio, alla negoziazione dello stipendio, alla richiesta di una promozione, al far sentire la propria voce e al cogliere opportunità legate alla leadership. Ovviamente non è così per tutte le donne, ma la mia esperienza, soprattutto negli anni in più recenti in cui ho gestito altre persone, mi ha mostrato che si tratta di una tendenza piuttosto evidente. Sono convinta che una delle modalità più efficaci per ispirare le donne sia quella di fornire mentoring e formazione appropriati. Inoltre, le donne che ricoprono ruoli dirigenziali e di maggiore influenza devono assicurarsi di aprire la strada verso tale obiettivo, oltre a creare opportunità per altre donne, tramite la promozione di un ambiente lavorativo inclusivo e libero da ogni pregiudizio. Tra le mura domestiche invece, le donne (ma anche gli uomini) devono infondere lo stesso comportamento inclusivo e senza pregiudizi ai propri figli, oltre a tenere sempre gli occhi aperti su possibili forme di condizionamento negative e consce che potrebbero influenzare le più giovani.

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